La Missione: Oltre i 6.000 metri
Ci sono sfide che vanno oltre il ciclismo tradizionale, dove la strada finisce e iniziano il silenzio e l’immensità della montagna. Giovanni Mattiello, MTBiker professionista, content creator e alpinista, è pronto a partire per una spedizione unica nelle Ande.
Insieme al compagno di avventure Andreas Tonelli, Giovanni affronterà alcune delle vette più alte del Sud America, scalando e discendendo cime che superano i 6.000 metri.
L’obiettivo è semplice e ambizioso: portare la bici dove non è mai arrivata, su terreni inesplorati oltre i limiti dell’alta quota. Tutto è pronto per la loro partenza, potrete seguire le loro imprese sul canale instagram di LeeCougan (@leecouganbicycles) e sui loro canali ufficiali (@wild_mattiello e @andreas_tonelli). Da gennaio a marzo!
Alpinista esperto e uno dei più abili cicloalpinisti in circolazione, ha già esplorato creste, ferrate e discese tecniche nelle Dolomiti, spingendo sempre più in là il confine tra ciclismo e alpinismo.
Giovanni non è nuovo a imprese straordinarie, ha costruito un nuovo modo di vivere la bici: unendo tecnica, preparazione estrema e un’insaziabile voglia di avventura.
Ora, questa filosofia lo porterà sulle cime più alte del mondo, in una combinazione di forza fisica e capacità mentale.
La Crossfire Trail
Affrontare un’impresa del genere richiede una bici all’altezza della sfida. Per questa missione, Giovanni si affida alla Crossfire Trail, una mountain bike progettata per conquistare ogni terreno. La bici è dotata di:
• Attacco manubrio Titan e manubrio Manual Carbon.
• Reggisella telescopico SWR150.
• Ruote Fulcrum Metal Carbon.
• Sella San Marco Ground Carbon FX.
La colorazione bianca della Crossfire Trail non è solo una scelta estetica, ma un simbolo di questa impresa. Come una tela pulita, la bici è pronta a raccogliere le tracce di un viaggio unico: polvere, rocce e sfide che lasceranno il segno. Ma non sarà solo questo a lasciare traccia, durante la spedizione infatti, la bici diventerà un luogo dove raccogliere scritte, pensieri e messaggi, come quella appena lasciata prima della partenza da un amico tatuatore di Giovanni, che ha inciso sulla bici una dedica particolare, in dialetto veneto.