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Cape Epic – Pietro Lamaro:
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Lee Cougan Crossfire Trail

Ci sono gare che mettono alla prova la forma fisica. E poi c’è la Cape Epic, che mette alla prova tutto: corpo, mente, strategia e attrezzatura. Otto giorni, oltre 600 chilometri, 16.000 metri di dislivello, condizioni estreme e percorsi imprevedibili.

Pietro Lamaro, rider italiano con base in Svizzera, ha affrontato per la prima volta questa sfida insieme al suo compagno nel “Team Patatrack”. Senza esperienza in gare a tappe, ma con una bici pronta a tutto: la Lee Cougan Crossfire Trail.

They missed the grid on Stage 1, started from the back, and launched into a 90km time trial through dust and mayhem. Flat tires, crashes, saddle destroyed—but somehow, they finished 7th. The tone was set.

Dall’avvio caotico—una partenza mancata che ha costretto il team a una rimonta furiosa di 90 km in solitaria—fino ai momenti di gloria nelle tappe finali, la Crossfire Trail si è dimostrata all’altezza di ogni situazione. Veloce in salita, precisa in discesa, instancabile nel tempo. Nessun problema meccanico. Nessun compromesso.

La strategia è cambiata tappa dopo tappa: da una gestione aggressiva a una corsa più lucida e progressiva, che ha portato Pietro e il suo compagno a risalire la classifica, chiudendo la Cape Epic con uno straordinario 12° posto assoluto su 187 team.

The Crossfire Trail – Built for this

Quando tutto cambia, serve un punto fermo. Per Pietro, è stata la Crossfire Trail.

Through all of it, the Lee Cougan Crossfire Trail was more than a bike—it was a weapon. Lightweight, responsive on the climbs, and ultra-stable on the descents, it handled the chaos of the Epic with ease.

When Pietro had the legs, it flew. When he didn’t, it helped him hang on. And when the trail turned to rivers of mud? It just kept going.

Discover Crossfire Trail